Curiosità sul Pilates

Joseph Hubertus Pilates

Chi è Joseph Hubertus Pilates?

Joseph Hubertus Pilates nacque nel 1880 in Germania. 

Egli, preoccupato dalla possibilità di contrarre la tbc, si dedicò duramente alla pratica del Body Building tanto che all'età di 14 anni fu chiamato a posare per la realizzazione delle carte anatomiche del corpo umano. 

Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, Pilates fu internato per un anno nel Lancaster assieme ad altri connazionali. Durante questo periodo organizzò l'allenamento proprio e dei suoi compagni di prigionia.

Egli ebbe modo di vantarsi quando nel 1918 un'influenza epidemica uccise migliaia di inglesi, ma nessuno di coloro che si sottoposero al suo training fisico contrasse l'influenza assassina.

Più tardi J. H. Pilates venne trasferito sull'Isola di Man dove trovò una realtà completamente differente da quella che aveva precedentemente vissuto nel Lancaster: soldati reduci dalla battaglia menomati dalle ferite, allettati dalle malattie, immobilizzati da tempo. Decise così di darsi da fare a costruire macchinari che potessero servire alla riabilitazione di quelle persone.


Successivamente il metodo Pilates fece ingresso nel mondo della danza instaurando un rapporto destinato a durare fino a oggi; ciò spiega come, a torto, si è spesso associata la tecnica al solo mondo della danza.

Nel 1925 Pilates decise che era tempo di partire per gli Stati Uniti d'America.

Durante il viaggio conobbe una giovane infermiera di nome Clara che in seguito divenne sua moglie.

Giunto a New York, Pilates aprì uno studio e codificò la sua tecnica, scrivendo un libro chiamato Contrology, nome originario che lui stesso coniò per il suo metodo.



Il lavoro comunque non si ridusse alla codificazione degli esercizi ma si estese al perfezionamento dei particolari attrezzi (in uso tutt’oggi), che aveva avuto modo di ideare ai tempi della sua prigionia in Inghilterra.

Morì attorno agli anni Sessanta.

Perché scegliere il pilates?

  • PIlates, un toccasana per il mal di schiena!

    Ebbene sì, i tempi sono cambiati! Un tempo i medici consigliavano per la cura del mal di schiena solamente la pratica del nuoto. Oggi, gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato l’importanza di affiancare al nuoto anche altre discipline a indirizzo posturale tra le quali, in primo piano, il metodo Pilates.


    L’attuale tendenza dunque è quella di indirizzare i pazienti a frequentare un corso di Pilates, magari mirato per coloro che soffrono di questa importante patologia che, sempre di più, affligge le popolazioni occidentali. 


    Il metodo Pilates offre una vasta gamma di esercizi sia a corpo libero che con l’ausilio di attrezzi e grandi macchine, specifici per prevenire e curare il mal di schiena. Compito dell’insegnante di Pilates è insegnare all’allievo i movimenti che, oltre al normale lavoro svolto nella sessione in studio, dovranno successivamente essere praticati a casa.

  • Pilates è ideale per gli uomini!

    Pilates aiuta ad avere muscoli scattanti agili e ben definiti: basta con le masse enormi e le ipertrofie muscolari che, tra l'altro, alle donne non piacciono.


    Il metodo Pilates è ideale per scolpire gli addominali, migliorare la mobilità delle articolazioni e avere un fisico bello e asciutto con pettorali, glutei e bicipiti perfetti.


    Provare per credere.

  • Un'ottima attività per il golf

    Nel 2010 lo Studio Linee è stato uno degli sponsor della gara di Golf "Maremma Toscany Golf Trophy" presso il prestigioso Circolo Golf Torino.


    Lo sapevi che Il Pilates è un ottimo programma di allenamento per il Golf?


    Il Pilates per il Golf è versatile ed efficace come pochi altri: dona al corpo forza, flessibilità e dinamicità, fondamentali per il giocatore che intende migliorare la propria prestazione e ridurre notevolmente l'incidenza di contratture e dolori alla schiena.


    Il Golf è un'attività in rapida ascesa in tutto il mondo: mantenersi in forma e prevenire infortuni è diventato altrettanto importante quanto la selezione del club o la scelta dei bastoni, indipendentemente dell'età o dal sesso dei giocatori.


    Come lo stesso Tiger Woods ha dichiarato, l'attrezzatura più importante di un giocatore è il proprio corpo e come tale deve essere preparato adeguatamente: recenti studi hanno rilevato che la maggior parte degli infortuni sul campo da gioco sono causati da poca coordinazione, mancanza di flessibilità e in generale condizioni fisiche non ideali.

  • L'osteoporosi e il Pilates

    L'osteoporosi è una malattia demineralizzante cronica dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa ossea e dall'alterazione delle microarchitetture del tessuto osseo con conseguente fragilità e rischio di fratture, anche per traumi di modesta entità.


    Gli esercizi di Pilates in Studio, con i grandi attrezzi e l'ausilio delle molle, contribuiscono a contrastare l'osteoporosi perché migliorano l'attività degli osteoblasti, le cellule deputate alla “costruzione” delle ossa.


    A tal fine occorre perciò creare una stimolazione meccanica, dinamica e specifica per le varie aree scheletriche da trattare, con un programma ben definito.


    È necessario rinforzare il femore nella sua posizione prossimale, effettuando esercizi che interessano l'anca: rinforzandola con movimenti che coinvolgono i glutei, per il grande trocantere o l'ileopsoas per il piccolo trocantere, gli adduttori e gli estensori dell'anca stessa.


    È necessario poi rinforzare le vertebre lombari con esercizi di estensione resistita e contro gravità del rachide e rinforzare i polsi, molto delicati, eseguendo movimenti degli arti superiori.


    Affinché l'osso possa avere una risposta adattiva positiva è necessaria una particolare modalità di carico perciò l'uso delle molle che si fa con il Pilates è l'ideale: esse consentono di eseguire movimenti ampi e contrastati, cosa altamente benefica dal momento che le forze che agiscono sulle ossa devono variare di orientamento ed intensità crescente rispetto a quelle normali.


    La mineralizzazione ossea è poi, di conseguenza, proporzionale alla frequenza dello stimolo meccanico.


    Per tutte queste ragioni e tante altre come la conoscenza dei movimenti controindicati, è ovviamente molto importante che l'esercizio fisico venga effettuato sotto la supervisione di un insegnante possibilmente laureato e certificato, in un centro specializzato.

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